La sorgente dei sogni.
In estremo Oriente questo minerale è sempre stato considerato portafortuna; è simbolo di pace e riconciliazione.
Tuttora viene usato per la fabbricazione di amuleti.
La sua durezza consente tra l’altro di intagliarlo con facilità.
È noto inoltre fin dall’antichità per il suo benefico effetto sui reni.
La Giada lavora sul quarto chakra, rendendoci amorevoli e disponibili verso il prossimo. Stabilizza le emozioni portando serenità e donando coraggio e senso di giustizia.
La sua azione sul chakra del cuore è diversa da quella esercitata dal quarzo rosa: a differenza di quest’ultimo che allevierebbe pena è sofferenza, la Giada faciliterebbe il contatto con la forza guaritrice della natura con la dolcezza delle sue Vibrazioni.
Stimola fortemente l’attività onirica, producendo sogni, che potrebbero essere anche rivelatori. Si consiglia di tenere un quaderno accanto al letto e scrivere quanto si è sognato, per poterlo rileggere e riceverne ispirazione.
Questa Gemma fa sì che l’individuo si senta un’entità spirituale, lo spinge a realizzarsi e a vivere la sua vita in modo indipendente.
Agevola la produzione di idee e combatte la pigrizia, rendendo più attive le persone che la indossano.
Secondo gli esperti di cristalli, dal punto di vista fisico, rafforzerebbe i reni il cuore, e purifichebbe il sangue.
Si può portare come ciondolo, come gioiello o in un sacchetto di cotone. E’ bene tenerla all’altezza del cuore o dei reni a seconda dell’uso a cui è destinata.
Per la meditazione si può posare sul quarto chakra se si vuole aprire il cuore oppure sul sesto chakra per aumentare la consapevolezza e portare alla luce memorie nascoste, le quali riappariranno in modo dolce e mai repentino, come accade invece con l’uso dell’ossidiana.
Si purifica sotto l’acqua corrente, si ricarica la luce indiretta del sole o sotto la luna nel caso si vogliano potenziare le sue qualità femminili e stimolare l’attività onirica.