Il Rosmarino è un alberello sempreverde dalle foglie rigide lineari, sulle punte delle parti erbacee superiori dei suoi rami spuntano fiori bluastri. Si riconosce da una certa distanza per il suo odore penetrante.
Le sue qualità aromatiche e medicinali sono state sfruttate sin dall’antichità.
Le foglie di Rosmarino fanno parte della composizione di numerosi prodotti antireumatici che hanno effetti altamente rubefacenti sulla pelle.
L’infuso di foglie di Rosmarino calma i nervi soprattutto durante la menopausa e provoca un effetto stimolante. Diuretico e colagogo, fa scendere la pressione e migliora i processi digestivi.
E’ tossico soprattutto per le donne in stato di gravidanza se usato in grandi quantità.
Il suo nome da “Ros” e “Mari” significa rugiada del mare.
L’acqua della saggezza, nota in passato, era costituita da una miscela di tinture di rosmarino, lavanda e menta.
Il gemmoderivato manifesta un tropismo elettivo per le vie biliari, colecistite cronica, colica epatica, iperuricemia, alopecia, senescenza, andropausa e menopausa.
È il simbolo della speranza perché è sempreverde.
Carlo Magno fece impiantare una grossa piantagione di Rosmarino in ognuna delle sue tenute nelle quali si trovava, infatti egli amava moltissimo il sapore di questa pianta nei piatti ma faceva anche moltissimi decotti per curare la gotta che lo tormentava.
La tradizione popolare sostiene che un rametto di Rosmarino possa preservare le virtù delle giovani che si devono sposare.
Durante il medioevo si credeva che potesse allontanare gli spiriti maligni e proteggesse dalle maledizioni.
È ancora viva la tradizione che lega il Rosmarino all’amore eterno, infatti veniva dato come pegno d’amore e a volte era inserito nel bouquet delle spose.
Il Rosmarino era legato anche ai riti funebri nel sud Italia, ancora oggi si usa bruciarne un rametto poiché è simbolo di immortalità e si usano le foglie di rosmarino al posto dell’incenso durante le veglie in casa.
Abbiamo notizia di molte preparazioni celebri a base di Rosmarino come la famosa acqua della regina d’Ungheria considerata sollievo di ogni dispiacere, la tradizione popolare crede che fiori messi a contatto con la pelle del petto portino allegria e facciano scomparire le pene d’amore.
Si pensa inoltre che possa trasformare in positivo energie negative e può capitare di incontrare qualche Gitano spagnolo che consiglia di bruciarlo per allontanare il male e attirare il bene.
Si narra che per far crescere bene una pianta di rosmarino la si deve piantare maledicendola e insultandola.
Questa pianta era anche usata dagli alchimisti che ritenevano avesse un potere radioattivo capace di trasformare il piombo in oro.
Il Rosmarino se bruciato emana delle Vibrazioni purificatorie assai potenti e per questo motivo viene usato per ripulire un luogo dalle negatività in special modo prima di iniziare un rito magico.
È uno degli incensi più antichi.
Viene appeso alle porte nelle verande per tener lontani i ladri. Viene portato addosso per mantenere la salute.
Indossare una corona di Rosmarino aiuta la memoria mentre annusare spesso il suo legno mantiene giovani.
Se si desidera ricevere conoscenza e avere risposta ad un quesito basta respirarne il fumo.