La pietra di Diana
Questo cristallo in antichità veniva associato alla dea Diana e si credeva diventasse più brillante in coincidenza con la luna piena. Lo si considerava collegato all’intuizione, ai sentimenti e alla fertilità.
La Pietra di Luna opera principalmente sul piano della sensibilità, liberando dai blocchi emotivi. Agisce sul 5° chakra e sul 2° chakra, e sulla parte emozionale che ad essi si lega: nel primo caso l’espressione dei propri sentimenti, il comunicarli e il manifestarsi all’esterno, nel secondo caso la capacità di essere in contatto con le proprie emozioni.
Questo Cristallo è considerato un ottimo equilibriatore e fa sì che la persona non si senta dominata né si identifichi con le proprie emozioni. Inoltre lavorando sul 6° chakra, porta maggiore consapevolezza al proprio subconscio e fa in modo che le emozioni siano vissute nel presente e non tornino traumi passati e dolorosi.
Pietra con caratteristiche femminili, rende intuitivi, dona tranquillità e pace, rasserena la donna ma è utile anche all’uomo, risvegliandone dolcezza e disponibilità. L’ho visibilmente vista agire su donne sole, con un bisogno immenso di autostima, riesce veramente in poco tempo a trasformare quella sensazione di solitudine in Amore per se stesse.
Secondo la tradizione, dal punto di vista fisico, agirebbe sulla ghiandola pineale rendendo più sensibile alla luce. Per questo regolerebbe il ciclo mestruale e gli ormoni a esso correlati. Aiuterebbe la fertilità.
Si può indossare come ciondolo, come girocollo a contatto con il chakra della gola, oppure come anello all’anulare o al dito mignolo. Si può inoltre portare addosso in un sacchetto di cotone. Se poggiata sul 6° chakra durante la meditazione, la Pietra di Luna aiuta l’intuizione, la chiaroveggenza e la telepatia.
Si consiglia di purificarla su un vaso di fiori all’esterno. Lasciandola fuori per tutta la notte la si potrà anche ricaricare, grazie ai raggi della luna.