La pietra dell’anima.
L’Ametista può essere definita così in quanto è considerata una pietra molto spirituale. Potrebbe essere la prima pietra da usare per iniziare a sentirsi in contatto con i cristalli, in alternativa al Cristallo di rocca. Nei suoi scritti Santa Ildegarda la consiglia per la purificazione della pelle del viso, che andrebbe lavato con acqua in cui è stata immersa la pietra, per curarsi dal morso dei ragni e per proteggerci da quello dei serpenti. È una tra le più importanti pietre che vengono usate, per la protezione da energie dissonanti a qualsiasi livello.
Lavora sul 6° chakra ed è abbinata, per eccellenza, a questo centro energetico. Schiarisce la mente, la purifica e la porta ad alti livelli di consapevolezza. Aumenta le facoltà medianiche e favorisce il risveglio spirituale, stimolando la percezione dell’energia cosmica e dell’amore universale.
Secondo la tradizione popolare è utile a chi ha subito la perdita di persone amate, aiutando a comprendere l’esistenza di un mondo soprannaturale e di un ordine superiore. In questo caso è bene usarla abbinata al quarzo rosa, per produrre effetti positivi sia sul piano mentale che su quello emotivo.
Favorisce l’intuizione e l’ispirazione, il suo colore violetto le conferisce potenti poteri di guarigione. Calma le passioni, le emozioni violente, la rabbia, ed è perciò adatta alle persone che hanno la testa calda. E’ bene usarla, abbinata ad una respirazione lenta e profonda, per rilassarsi e calmare la collera. Favorisce il sonno e il vivido ricordo dei sogni; protegge dagli incubi. Si consiglia di tenerne una sotto il cuscino per godere di un riposo ristoratore e tranquillo.
Secondo gli esperti di cristalli, l’Ametista sarebbe ottima per attenuare i disturbi dovuti dagli eccessi di alcool.
Si può portare come ciondolo, anello o altro monile.
È utile infine per armonizzare e proteggere un ambiente, o addirittura tutta la casa, ponendola nei quattro angoli di ogni stanza e del perimetro dell’abitazione.
Indispensabile per i terapeuti in quanto pietra di protezione, da indossare durante il lavoro, o per armonizzare la stanza dove c’è freddo, nei trattamenti e per creare uno spazio adatto alla guarigione.
Si purifica sotto l’acqua corrente e, si ricarica ai raggi diretti del sole.
Mitologia: il nome Ametista proviene dalla Grecia antica e significa “che non può essere ubriacato”. Infatti già a quei tempi questo minerale era noto ed apprezzato per la sua capacità di favorire la lucidità mentale.
Nel medioevo Konrad von Megenberg affermava che l’Ametista è in grado di rendere vigile l’uomo, scacciando i pensieri negativi ed astrusi, conferendo equilibrio e buon senso.
Terapia dello spirito: la consapevolezza spirituale facilita la presa di coscienza della realtà dell’anima, favorisce l’intuizione e l’ispirazione. Per ottenere effetti duraturi sul piano spirituale si può portarla costantemente con sé oppure si può contemplarla regolarmente. Psiche: il suo impiego si rivela utile nei momenti di tristezza, concilia il sonno, rende più vividi e chiari i sogni. A livello mentale aiuta il soggetto ad affrontare in modo coerente e cosciente le situazioni in cui si trova. Favorisce la concentrazione e l’efficienza dei processi di pensiero, contribuendo al superamento dei meccanismi incontrollati. A livello fisico attenua dolori, allenta tensioni soprattutto quelle collegate ad emicranie, a ferite e a gonfiori. È utile nelle malattie del sistema nervoso, delle vie respiratorie, della pelle; si consiglia di tenere il minerale a contatto diretto con la zona interessata.