La pietra di Saturno
Lo Zaffiro fa parte della famiglia dei corindoni.
Esistono anche zaffiri rosa e gialli, ma il più comunemente conosciuto è lo zaffiro blu, il colore del quale è dato dalla presenza di ferro e titanio.
Per beneficiare delle proprietà di questo cristallo non è necessario acquistare un gioiello, ma è sufficiente usare una pietra grezza, più economica, che possiede comunque le stesse qualità della pietra preziosa.
Anticamente lo Zaffiro era considerato la pietra collegata al pianeta Saturno e rappresentava il cielo, gli angeli, la magia, la fiducia, l’amicizia.
Santa Ildegarda lo cita nei suoi scritti dicendo che indica il “grande amore per la saggezza”, ne consiglia l’uso per i problemi agli occhi, per avere una buona capacità intellettiva, una conoscenza profonda e solida, oltre che per placare l’ira.
Questo splendido cristallo lavora sul sesto chakra, elimina la confusione mentale e favorisce l’espressione creativa. Induce alla realizzazione degli obiettivi che ci si è prefissati riducendo la tendenza ad essere dispersivi, favorendo il contatto con energie cosmiche. E’ la gemma della saggezza, della virtù, della devozione.
È utile a quanti desiderano sviluppare livelli altamente spirituali.
Secondo la tradizione, dal punto di vista fisico, stimolerebbe l’ipofisi e si rivelerebbe utile per i problemi che riguardano il sistema nervoso e il cervello. Dona equilibrio al sistema endocrino a quello immunitario, e stimolerebbe la volontà di combattere gli stati di malessere. Essendo una pietra blu, inoltre, mitigherebbe gli stati febbrili.
Si può indossare come ciondolo oppure montato come gioiello.
È ottimo durante la meditazione posato sul sesto chakra, dona pace e armonia interiore.
Si purifica con le solite procedure: si ricarica sia alla luce del sole che a quella della Luna. Nel primo caso la pietra sarà di aiuto alla mente logica, nel secondo a quella intuitiva e alla percezioni sottili.