“X Agosto” (10 agosto): “San Lorenzo, Io lo so perché tanto / di stelle per l’aria tranquilla / arde e cade, perché sì gran pianto / nel concavo cielo sfavilla” (Giovanni Pascoli).
Ogni anno, nella notte del 10 agosto, gli occhi di milioni di persone si rivolgono al cielo alla ricerca delle famose stelle cadenti a cui affidare i propri desideri e i propri sogni: è la notte di San Lorenzo, una delle notti più magiche dell’anno. Il luogo privilegiato da molti è la spiaggia. Ma perché proprio il 10 agosto? Secondo il calendario cristiano, il 10 agosto è la data in cui si ricorda San Lorenzo, il santo martire da cui questa notte prende il nome. Le stelle cadenti sono invece associate ai tizzoni ardenti con cui il santo venne trucidato. La leggenda narra che venne martirizzato il 10 agosto 258 d.C. durante la persecuzione voluta dall’imperatore Valeriano: Lorenzo fu arso sui carboni ardenti. Le stelle cadenti sono quindi associate ai tizzoni con cui venne trucidato e alle lacrime versate durante il supplizio, che vagano eternamente nei cieli e scendono sulla terra solo il giorno in cui si ricorda il suo martirio. Successivamente gli studiosi hanno dimostrato che il santo è stato in realtà ucciso per decapitazione.
I greci in questa notte credevano che le stelle cadenti fossero scintille prodotte dal carro guidato da Fetonte, figlio di Febo. Nel mito, Fetonte rubò il carro del padre, provocando danni e, per questo motivo, Zeus fu costretto a fulminarlo. A Sparta, invece, le stelle cadenti venivano utilizzate come metro di giudizio sull’operato del re. Ogni nove anni il monarca veniva sottoposto all’esame delle stelle: se passava una stella cadente, quello era il segnale degli dei per indicare la fine del regno.
Nell’antica Roma tutto il mese di agosto, dedicato all’imperatore Augusto, era periodo di celebrazioni e feste. In particolare il 10 agosto era la festa del dio Priapo, divinità della fertilità, rappresentata con un grosso fallo. In quel giorno i romani portavano in processione il fallo del dio. Nella tradizione, quindi, le stelle cadenti erano associate a questa divinità: si pensava infatti che le stelle cadenti rappresentassero lo sperma eiaculato che, cadendo sulla terra, avrebbe reso fertili i campi e donato un buon raccolto.
La notte tra il 9 e il 10 Agosto si ricorda anche come la festa della via Lattea. Questa festività celebra l’amore e l’arte della tessitura. Il mito narra che la figlia del dio Sole un giorno, mentre tesseva, si innamorò di un umile mandriano. I due si sposarono e presto la Dea abbandonò il suo importante lavoro. Questa indifferenza nella propria arte fece adirare il Dio del Sole, che a quel punto scacciò il mandriano dalla parte opposta della via Lattea. In questa notte ai due innamorati colpiti dalle stelle è consentito di incontrarsi presso il fiume d’argento della via Lattea; il resto dell’anno la Dea deve continuare ad occuparsi della sua tessitura.
Quindi occhi al cielo e buoni sogni!