Aprile è il quarto mese dell’anno in base al calendario gregoriano, e il secondo della primavera nell’emisfero boreale, dell’autunno nell’emisfero australe, conta 30 giorni e si colloca nella prima metà di un anno civile.
Secondo alcune interpretazioni, il nome deriva dall’etrusco Apro, a sua volta dal greco Afrodite, dea dell’amore, a cui era dedicato il mese di aprile. Afrodite (in greco antico: Ἀφροδίτη, Aphrodítē) è, nella religione greca, la dea della bellezza, dell’amore, della generazione e della primavera. Nata da Urano e dalla schiuma del mare, veniva anche venerata come dea che rende sicura la navigazione.
Secondo altre teorie, il nome deriva invece dal latino aperire (aprire) per indicare il mese in cui si “schiudono” piante e fiori.
In questa primavera apparentemente “rubata” da questo virus che ha messo in ginocchio l’intera umanità, possiamo osservare come la natura si sia ripresa i suoi spazi, i suoi ritmi e i suoi tempi. Siamo davanti alla nostra scala dei valori ed è giunto il momento di capire davvero cosa è importante e cosa non merita il nostro pensiero e il nostro tempo.
Ha fatto comprendere ciò che realmente serve per essere sereni, ha scoperchiato le nostre paure e ci ha fatto vedere di che pasta siamo fatti. Sfruttiamo questo momento per guardare tutto da vicino, accogliamo i nostri veri bisogni, lasciamo andare tutte le migliaia di cose inutili che affollano i nostri pensieri e dedichiamoci a coltivare la nostra mente.
Mettiamo nel nostro vaso buona terra, ricca di humus, facendo letture nutrienti, ascoltando persone illuminanti, studiando e prendendoci cura di noi stessi. Innaffiamo la nostra pianta con la bellezza; in questo momento internet ci aiuta tantissimo con tutti i musei virtualmente aperti, i parchi e giardini più famosi e di tutto di più, basta cercare. Dreniamo il terreno con grandi respiri, il raccoglimento, la meditazione, la preghiera, per fare in modo che sia leggero, che non ristagnino i pensieri nocivi che porterebbero solo muffa e, a lungo andare, soffocherebbero tutto il nostro sentire. Togliamo le erbacce, che tolgono nutrimento alla pianta e la indeboliscono, quindi impariamo a stare lontani dalle persone senza valore, dagli invidiosi, dai disfattisti; impariamo a stare vicini a persone che ci elevano, che ci nutrono e con le quali stiamo bene, rilassati, al sicuro ed accolti.
Mentre coltiviamo nel giusto modo la mente, ci renderemo conto che cambia tutta la prospettiva della nostra vita e vedremo spuntare fiori meravigliosi che faranno del nostro tempo un esplosione di colori e profumi: ecco impariamo a celebrare la Vita, ascoltiamo musica, cantiamo, balliamo e soprattutto ringraziamo!
Questa mese è molto potente, la sua energia trasmette forza, aiuta ad agire e permette di avere a disposizione la vitalità che ci porta all’azione. Regoliamo però in modo molto preciso le nostre forze, ascoltandoci. Non chiediamo al nostro corpo più di quello che è disposto a darci, cerchiamo di equilibrare molto bene la nostra energia.
Concentrazione e fiducia in noi stessi e nella vita, sono elementi indispensabili per cavalcare l’onda e per realizzare i nostri obiettivi.
Guardiamo attentamente cosa vogliamo tenere e cosa ha finito il suo ciclo, in tutti i campi della nostra esistenza. Cominciamo a pensare a come districarci dall’intreccio che abbiamo creato o che abbiamo lasciato che si creasse.
Impariamo da questo mese di risveglio a concederci del tempo, a prenderci cura della nostra creatività che ha una sua forza e una sua potenza, ma che per tutti è anche la chiave della guarigione, la cura del corpo e della mente. La creatività è contagiosa, contagia le nostre cellule e contagia gli altri, è una fonte inesauribile di gioia, di serenità e di bellezza. Non può che portarci in una dimensione positiva, dove tutto il nostro essere si rigenera.
Il mese di Aprile con la sua Luna delle Erbe ci insegna anche che noi siamo, tutti, persone capaci, persone dignitose, esseri umani degni d’amore, senza eccezioni. Questo è il momento per scoprire che siamo molto potenti e che la nostra autorevolezza ci permette di cambiare quello che non ci serve più, di aggiustare quello che si è rotto, ma anche di andare incontro a una nuova vita, se è questo che vogliamo.
… e come dentro anche fuori dedichiamoci a fiori, piante, lavori fatti a mano, alla cucina, al canto, alla danza: tutto è risveglio!