Il Granato è presente in varietà che si distinguono per colore e formula chimica.
La più nota è senz’altro quella di colore rosso scuro.
Questa gemma conosciuta nel medioevo con il nome di Carbonchio, veniva montata sulle else delle spade e sugli scudi per donare coraggio ai soldati e proteggerli nella battaglia.
Simbolicamente era la pietra che faceva risplendere la luce nel buio portando all’anima guarigione e spiritualità.
Aiuta ad uscire dalle situazioni irrisolvibili.
Aiuta nei momenti critici in cui crollano i valori e ci si sente perduti con ardore e voglia di affermarsi.
Spinge inoltre a collaborare con gli altri nell’interesse comune.
Se indirizzata al primo chakra promuove la forza di volontà la fiducia nelle proprie capacità e la perseveranza.
Libera anche dai tabù e favorisce una passionalità più fluida.
Agisce anche sul chakra del cuore connettendolo con il primo permettendo così di elevare le passioni a livello spirituale.
Secondo la tradizione, dal punto di vista del corpo, apporterebbe calore, favorirebbe la rigenerazione fisica e la vitalità, stimolerebbe il metabolismo, l’assimilazione dei nutrienti e rinnoverebbe il sangue. Avrebbe inoltre un effetto positivo sul sistema immunitario e sulla circolazione sanguigna.
Il Granato si può portare montato come monile di vario genere oppure come semplice pietra burattata in tasca o in un sacchetto di cotone durante la meditazione.
Si purifica sotto l’acqua corrente e si ricarica la luce del sole.