COLORI: nero, marrone, rosso
ALIMENTI: carne e verdure a radice
PIANTE: rosmarino, salvia e alloro
PIETRE: tormalina, topazio
LUNA PIENA: luna della neve
Novembre è il nono mese nell’ antico calendario romano, l’undicesimo dell’attuale calendario gregoriano e il primo mese d’ inverno nell’ Anno Naturale celtico.
Il nome anglosassone di novembre era Blotmonath (mese del sacrificio), perché si trattava del momento dell’anno in cui il bestiame veniva macellato, dissanguato e salato per il cibo invernale.
Nella famiglia rurale questo era un momento pieno di attività; gli animali dovevano essere macellati e la carne velocemente preparata per il sostentamento nei mesi più freddi e spogli. Non andava sprecato assolutamente nulla; il grasso degli animali era trasformato in olio per le lampade e in candele.
Nella nostra tradizione Novembre è ricordato come il mese dei defunti, ricorrenza questa che risale a tradizioni precristiane che la chiesa successivamente ha fatto proprie trasformando gli antichi culti pagani.
È vero, le giornate sono più corte, il buio arriva prima e questo sembra portare con sé una certa dose di malinconia. È vero anche che, insieme alla luce, al giorno, all’estroversione, è vitale anche la fase del buio, della notte, della riflessione interiore.
E il mese di novembre offre anche questo. Il simbolo di questo mese sembra essere il seme che si trova nel buio della terra per preparare il prossimo ciclo di fioritura.
Dal punto di vista magico, il mese di novembre è un momento di trasformazione e di abbandono, un periodo in cui onorare l’oscurità e meditare su conseguimenti e fallimenti… è tempo di riposo e rivalutazioni.
La natura con ottobre ha esaurito il suo ciclo vitale: gli alberi si stanno spogliando e, così facendo, si preparano a una nuova rinascita.
Novembre è il mese della pienezza autunnale, piovoso (almeno un tempo), con le piante che definitivamente si spogliano del loro fogliame; con le prime brinate mattutine è foriero della stagione invernale che inizia il mese successivo.
Anche il nostro corpo e la nostra psiche, per sentirsi veramente bene, dovrebbero essere sintonizzati su questi cicli naturali, e approfittare di novembre per rivolgersi alla nostra parte più intima, affrontando magari anche quelle note di tristezza che possono accompagnare certe giornate particolarmente grigie e piovose, per poter invitare poi le forze del rinnovamento che ciclicamente si faranno sentire più forti. La malinconia autunnale giunge per lasciar andare vecchie parti di noi che stanno morendo, per partorire nuovi modi di essere.
I primi giorni del mese possono essere caratterizzati da un breve periodo di belle giornate, culminanti l’11 novembre, giorno conosciuto come estate di san Martino per l’improvvisa mitezza del clima.
E allora nel mese di novembre scegliamo di rivolgerci a noi stessi con cura particolare durante questo mese, coccoliamoci, offriamoci un piccolo gesto che può farci bene e lasciamo che questo sia come un piccolo seme che nel tempo darà vita a un albero ricco di frutti dolcissimi.
Questo seme può essere una nuova abitudine, magari una decisione giusta per noi, un qualcosa che abbiamo rimandato fin troppo.
Piantiamolo adesso. Prendiamocene cura. E presto sboccerà.