Un rimedio contro i piccoli traumi

L’autunno!

Tiepido e attraente come la primavera se non di più, dona sollievo dall’arsura passata, riporta il gusto delle belle passeggiate nei boschi pieni di colori, i bimbi a scuola a giocare con gli amici ed i grandi in palestra e sui campi sportivi.

Ma tutte le medaglie hanno un rovescio e spesso con la ripresa di una sana attività fisica arrivano anche i piccoli traumi.

Contusioni (ecchimosi-piccole rotture di capillari, ematomi-i classici lividi provocati dalla rottura di vasi più grandi con emorragie sottocute) ed abrasioni sono un fenomeno piuttosto normale e per trattare le contusioni esistono rimedi naturali efficaci, che sono possibili grazie all’utilizzo di determinate piante e altri elementi che sono presenti nella vita di tutti i giorni.

Oggi vi proponiamo una ricetta di pronto soccorso che più “casalinga” non potrebbe essere!:

Ingredienti:

  • un mazzetto di prezzemolo;
  • la buccia di tre patate medie;
  • mezzo bicchiere di aceto di mele.

Preparazione

Sbollentare le foglie di prezzemolo in mezzo bicchiere di aceto di mele.

Scolare dall’eccesso di liquido e frullare con le bucce di patata.

Far intiepidire il composto ed applicare su contusioni ed abrasioni richiudendolo in un pacchetto di garza.

Per le abrasioni procedere tamponando e per le contusioni applicare come impacco per circa dieci minuti.

Semplice! Ma andiamo a vedere le qualità di questi ingredienti che tutti abbiamo in cucina senza sapere che avrebbero un posto di tutto rispetto anche nell’armadietto dei medicinali.

Prezzemolo

Sei proprio come il prezzemolo! Chi non ha sentito questa frase per identificare qualcuno “sempre in mezzo”?

Il prezzemolo è così non già per carattere ma per le sue capacità ed il suo naturale istrionismo.

Il prezzemolo è un’erba dalle ricche proprietà aromatiche e fitoterapiche.

Esistono principalmente due specie di questa Umbellifera Apiacea (amata dalle api): il diffuso Petroselinum (dal latino petra e dal greco selinon che tradotti vogliono dire ‘sedano che cresce tra le pietre‘) Crispum, dalle foglie ricce e il Petroselinum Neapolitanum, variante dal fogliame liscio.

Le virtù delle sue foglioline sono state riconosciute sin dai tempi degli antichi.

Gli Achei, come racconta Omero, lo usavano per nutrire i cavalli, mentre la mitologia greca racconta che nacque sul sangue dell’eroe Archemoro, araldo della morte, per cui spesso vi si adornavano le tombe dei defunti.

I Romani furono i primi ad utilizzarlo in cucina mentre gli Etruschi utilizzavano il prezzemolo nei riti propiziatori ma anche come principale ingrediente dei loro unguenti miracolosi.

Nella tradizione magica veniva usato per i filtri d’amore e nelle pratiche di alta stregoneria.

Si reputava che fosse la pianta degli opposti e quindi satanica (non dimentichiamo che da bravo parente della cicuta può curare o uccidere) e per questo motivo si usava seminarla il Venerdì Santo quando nessuna influenza maligna potesse infettarne la maturazione. In suffumigi si dice che donasse la capacità di “vedere” il futuro (del resto è blandamente neurotossico).

Il prezzemolo è una miniera di vitamine!

Vitamina C, A, la K, acido folico, vitamine del gruppo B, flavonoidi. Inoltre è ricco di calcio, potassio,  ferro, zolfo, rame, aminoacidi e clorofilla

Nella ricetta usiamo il prezzemolo per la sua capacità di velocizzare la cicatrizzazione delle ferite oltre ad alleviare le flogosi (infiammazioni) grazie alla compresenza di due olii essenziali: eugenolo e miristicina.

Il Calcio e le vitamine B, C e K rafforzano le ossa e tonificano la circolazione.

La nostra magica erba è quattro volte più ricca di Vitamina C di un’arancia e contiene più ferro degli spinaci.

In particolare la vitamina B12 contenuta dal prezzemolo in una quantità considerevole, aiuta il normale sviluppo delle cellule e quindi la ripresa dopo un trauma.

A questo punto vediamo entrare il secondo ingrediente della nostra ricetta:

Patata

La patata è un tubero originario del Sudamerica, importato in Europa dalla marina spagnola nel Cinquecento, la sua coltivazione si diffuse nel Vecchio Continente a partire dal Settecento, specialmente nei paesi centrosettentrionali.

Da allora è diventata la regina delle nostre cucine grazie al suo alto valore nutritivo, il suo basso apporto calorico ed un costo adatto anche ai tempi più cupi.

Ma la patata è anche uno scrigno di tesori.

La prima sostanza che entra in gioco nella nostra preparazione è l’atropina, che ad alte concentrazioni è letale ma in dosi ridotte come nel nostro tubero possiede effetti antispastici che riducono il dolore dato dal trauma.

La patata ha oligoelementi e minerali come sodio, potassio, magnesio, calcio, fosforo e ferro oltre proteine, amidi, minerali e le vitamine B e C.

Nella medicina naturale la patata è un elemento eccezionale per i benefici che procura e per i molteplici usi che se ne possono fare da cruda, in decotto o impacco.

Gli impacchi caldi con la patata stimolano la circolazione sanguigna e leniscono, i dolori muscolari.

La patata è fortemente antiossidante ed antinfiammatoria.

Ricca (specialmente nella buccia) di vitamina C, carotenoidi, flavonoidi ed acidi fenolici, contrasta i danni causati dai radicali liberi che ostacolano la guarigione rallentando il metabolismo cellulare.

Ultimo ma non ultimo, le patate contengono un enzima chiamato catalasi, che viene assorbito dalla pelle e riduce rapidamente il livido e il dolore producendo calore ed iper-produzione di ossigeno.

Come matrice antiossidante e disinfettante abbiamo usato:

L’Aceto di mele

Di origini antichissime (300 a.C.), questo condimento prezioso per i nostri cibi, è un alleato benefico per la salute perché aiuta a combattere una serie innumerevole di disturbi, in maniera naturale.

L’aceto è un liquido acido che viene ottenuto per fermentazione ad opera di batteri del genere Acetobacter, che, in presenza di aria e acqua, ossidano l’etanolo contenuto nel vino trasformandolo in acido acetico.

L’aceto di mele ha la facoltà di sciogliere trombi di dimensioni modeste e anche di agevolare il deflusso sanguigno e applicato sulla pelle, contrasta la formazione di dolorosi ematomi perché scioglie i coaguli di sangue sottocutanei, prevenendo la comparsa del livido o accelerandone la risoluzione se è già formato.

Risolutivo anche nel trattamento di ematomi persistenti.

Pur essendo fortemente acido l’aceto di mele è un regolatore del PH ed aiuta ad espellere le tossine, a depurarci e disintossicarci anche drenando le articolazioni in caso di trauma.

Antipiretico e antinfiammatorio il potassio è un elemento fondamentale per il buon funzionamento dei muscoli e l’aceto di mele (che delle mele conserva tutte le qualità) ne è una grande fonte.

Godiamoci quindi il clima mite ed i bei colori di questa stagione nella serenità, che super sportivi o super bambini, potranno essere accuditi con il nostro rimedio della nonna a tutta cucina augurandoci che non sia necessario e ci si possa godere una bella insalata con gli stessi ingredienti.

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